martedì 15 settembre 2015

On Expo | Piuarch

1. “Nutrire il pianeta, energia per la vita” è lo slogan di EXPO 2015. “ Condivisione dell’ energia” è uno dei concetti che, più di tutti, rappresenta il padiglione Enel da Voi progettato. Come è nata l’ idea progettuale?

Per il padiglione Enel, il tema era quello di dover raccontare (all’interno di un Expo legata all’alimentazione) l’approccio innovativo promosso da Enel di distribuzione e condivisione dell’energia attraverso una rete intelligente, la Smart Grid. Una distribuzione non più indifferenziata ma “demand response”, gestendo in maniera flessibile i consumi per essere più sostenibili.
Per il Padiglione Enel abbiamo voluto realizzare un intervento che rendesse visibile la Smart Grid che genera la diffusione dell’energia, essa infatti è alla base del pavimento e su di essa si innestano i vettori che vanno a creare il Padiglione. Uno spazio che non è contenitore, ma un microcosmo nel quale il visitatore può immergersi, scoprendo un’esperienza che ha anche un aspetto ludico.


2. Obiettivo di EXPO 2015 è definire soluzioni per alimentare l’ umanità in modo sostenibile che non significa una maggiore produzione di cibo bensì una gestione più smart delle risorse del pianeta. Anche la Smart Grid concepita da Enel non si occupa di produrre energia ma di migliorarne la distribuzione. In che modo il progetto del padiglione esprime l’intento di Enel per EXPO 2015?

venerdì 24 luglio 2015

OnExpo | Nicolò Riva



In qualità di Project Manager del Padiglione della Repubblica Ceca - opera del duo di architetti Chybìk+Kristof - ci descrive come è stato coinvolto in questo progetto e come lo ha gestito?

Il Commissario Generale della Repubblica Ceca, Jiří F. Potužník, aveva bisogno di un tecnico italiano – possibilmente architetto – con buona conoscenza dell'inglese, che fosse in grado di fare da interfaccia fra il team ceco ed EXPO. Il console ceco a Milano, che conosco da tempo e con cui sono legato da grande stima reciproca, conoscendo i miei trascorsi internazionali – ho lavorato per diversi anni come architetto e capo-progetto in Olanda – mi ha perciò segnalato al commissario, insieme all'arch. Francesca Aletti, specialista in architettura degli interni. 

La gestione del padiglione è stata una collaborazione fra Francesca e me, con Francesca a gestire la situazione in ufficio ed io maggiormente “sul campo”, nelle riunioni con il team di lavoro (Commissariato Generale, progettisti, ingegneri, costruttore, imprese) ed EXPO. Nella fase cantieristica, poi, ho rivestito anche il ruolo di “Technical Supervisor”, figura professionale incaricata di gestire il funzionamento del cantiere insieme al direttore-lavori e al capo-cantiere, e responsabile dei rapporti con il personale di cantiere EXPO.

Il progetto per il Padiglione si avvale di moduli Koma che prevedono un sistema di costruzione progressivo. Ci spiega in cosa consiste il sistema costruttivo adottato?

L'azienda KOMA ha sviluppato un sistema costruttivo modulare estremamente avanzato, che ci ha permesso di concludere il padiglione per primi: l'assemblaggio dei moduli è stato terminato in sole tre settimane. Ogni modulo, della dimensione di 9x3x3 metri e consistente in due impalcati e 4 montanti in acciaio, è stato prodotto in Repubblica Ceca nella fabbrica modello della KOMA, assemblato per controllare tutte le corrispondenze, smontato, impacchettato e spedito a Milano su camion di media grandezza. Una volta arrivato in situ, ogni modulo è stato ri-assemblato (operazione che richiede circa 30 minuti), e quindi sollevato con un'autogru nella sua posizione definitiva. 

mercoledì 1 luglio 2015

Ferronero, radiatori come installazioni d'arte

Quella di Ferronero è una storia che nasce a Zanzibar. Era il 2006 ed ero lì in vacanza. In una spiaggia ho incontrato casualmente Andrea Trambusti, fabbro e imprenditore fiorentino che portava avanti la tradizione della sua azienda di famiglia. Come succede in vacanza, quando il clima disteso facilita la creatività, abbiamo iniziato a parlare delle nostre professioni e delle possibili strade alternative che ci sarebbe piaciuto provare a percorrere. All' epoca lavoravo esclusivamente come architetto e, quasi per scherzo, ho raccontato ad Andrea uno dei problemi che talvolta affligge la categoria: il dover nascondere i termosifoni. 

lunedì 15 giugno 2015

OnExpo | Daniele Zambelli

Il Padiglione Azerbaijan di Expo Milano 2015 ideato, progettato e realizzato da Simmetrico network, in collaborazione con lo studio di architettura Arassociati, i progettisti strutturali di iDeas e lo studio di architettura del paesaggio AG&P, si ispira al concetto di biodiversità, peculiarità di un paese composto da aree climatiche, geografiche e morfologiche diverse tra loro. 

venerdì 5 giugno 2015

OnExpo | Carlo Ratti

OnExpo | Carlo Ratti

“Nutrire il Pianeta, Energia per la vita” è il motto di EXPO 2015. Quale significato assume per Lei questo slogan?

Credo che uno degli aspetti più interessanti di Expo sia che funziona come una forma di crowdsourcing: molte persone convergono in un unico posto e mettono insieme le proprie esperienze. Questa comunità di sapere può davvero funzionare come motore di crescita. Un’eredità fatta non di monumenti, ma di idee e innovazione.

giovedì 28 maggio 2015

OnExpo | Marilisa Visaggi

OnExpo | Marilisa Visaggi

D. “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Oltre alle tecnologie quali sono le strategie  da mettere in campo per dare una risposta concreta ad una esigenza vitale?

R. Il tema centrale della manifestazione è proprio questo e quindi l' Expo sarà l'occasione per riflettere e confrontarsi cercando di trovare soluzioni alle innumerevoli contraddizioni che tutt'ora esistono.

mercoledì 20 maggio 2015

OnExpo I Elisabetta Donadono

D. “Cibo è Vita” è lo slogan della campagna di comunicazione di EXPO 2015 basata su contrasti e affinità. Come giudica il format creativo e la scelta dell’immagine simbolo?

R. Lo slogan è chiaro ed efficace. E ho apprezzato il concept del logo, l’idea dei colori primari come base per la nascita di nuove sfumature come metafora della nutrizione nella quali pochi elementi base possono dare vita ad un enorme numero di combinazioni diverse mi sembra un buono spunto per la creatività che l’Expo vuole promuovere. Partire da poco per creare molto.

domenica 10 maggio 2015

OnExpo | Elena De Marco

D. “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Oltre alle tecnologie quali sono le strategie da mettere in campo per dare una risposta concreta ad una esigenza vitale?

R. E’ molto importante salvare il suolo. Fare in modo che le popolazioni non abbandonino i terreni agricoli o, peggio, utilizzino tale risorsa per usi completamente diversi (edilizia, infrastrutture, etc).

lunedì 4 maggio 2015

OnExpo | Antonia Guerra

Il tema della sostenibilità per EXPO 2015 rappresenta un valore trasversale che attraversa l’iter della manifestazione  a partire dallo slogan “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. In base alla Sua valida esperienza e conoscenza delle tecnologie e delle strategie di sostenibilità, quale significato assume per Lei lo slogan di EXPO? 
Quando leggo lo slogan dell’Expo 2015 la mia attenzione si focalizza sulla parola Energia, in cui leggo un appello all’azione. Un invito a rispettare la biodiversità ed il suolo, ad educare alla sostenibilità, a condividere conoscenze e competenze al fine di assicurare che nel Pianeta, sempre più popolato, si riducano i rischi legati all’alimentazione. 

giovedì 30 aprile 2015

OnExpo | Giuseppe Luongo

In occasione di EXPO 2015 ci sarà lo start del progetto Effood ideato nel 2012 e inserito dalla Comunità Europea tra le Best Practices nell’ambito dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale. A cosa aspira il progetto?
 L’European Festival of Local Food è un progetto sperimentale, in costruzione e dal basso,  che vuole generare un evento in Irpinia, finalizzato al dialogo e scambio interculturale  attraverso le tradizioni gastronomiche di varie aree geografiche dell’Europa.

OnExpo | Intro


Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita è il leit motiv di EXPO2015, Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 avente come tema centrale l’alimentazione e la nutrizione.
NON SOLO CIBO bensì vita, cultura, libertà, sostenibilità, energia, architettura, paesaggio, diritto dei beni comuni, etica, estetica, infrastrutture, accessibilità, umanità, educazione, biodiversità, arte, design, povertà, ricchezze, acqua, terra, politica, città, spreco, denaro, local, glocal, global, innovazione, collaborazione …. MA soprattutto FUTURO.

venerdì 20 marzo 2015

Il palinsesto storico-artistico di Castel Capuano

La scelta di scrivere su Castel Capuano è legata alla volontà di mettere in luce uno dei paradisi nascosti della nostra città facendo riflettere sul fatto che non bisogna andare poi così lontano per essere spettatori di così tanta storia e bellezza.



1.Castel Capuano- foto d'epoca

Castel Capuano, il più antico castello di Napoli dopo Castel dell’Ovo,  situato allo sbocco dell’attuale Via dei Tribunali,  è uno dei monumenti del Napoletano che racchiude una parte densa di stratificazioni storiche, artistiche e culturali della nostra splendida città; il suo nome deriva dal fatto di essere posto in prossimità di Porta Capuana che apriva verso la strada che conduceva a Capua.


mercoledì 11 marzo 2015

arch. Donna!


Ogni anno numerosi sono gli eventi nel mese di Marzo dedicati alla figura femminile; sempre di più sono anche gli eventi dedicati alle donne architetto o più in generale alla figura femminile nell'Arte. La donna infatti ha, da sempre, svolto un ruolo figurativo importante continuando a lottare contemporaneamente per la sua affermazione.
Benito Mussolini, mostrando il suo antifemminismo in un intervista rilasciata a Ludwig, sulle donne infatti diceva: "La donna deve obbedire [...]. Essa è analitica e non sintetica. Ha forse mai fatto dell’architettura in tutti questi secoli? Le dica di costruire una capanna, non dico un tempio! Non lo può. Essa è estranea all’architettura, che è la sintesi di tutte le arti, e ciò è un simbolo del suo destino "(Il fascismo degli italiani: Una storia sociale, di Patrizia Dogliani).
Fortunatamente però la storia dell'Architettura degli anni successivi ci dimostra che, poi, diverse e di grande valore sono state le donne architetto. Oltre, perciò, le necessarie e continue discussioni per il raggiungimento delle Pari Opportunità, l'intenzione dell'articolo vuole essere quello di dedicare uno spazio, anche se piccolo, alla figura femminile nel blog dell'Associazione Culturale Mnèsicle fondata proprio da 5 donne architetto.